L’Unione Europea vara lo “EU Space Act”. Nasce il mercato unico dello spazio

La Commissione Europea ha presentato lo EU Space Act, un regolamento strategico per il settore spaziale comunitario. Gli obiettivi saranno quelli di armonizzare le normative dei Paesi membri, rafforzare la sicurezza delle infrastrutture orbitali e garantire la sostenibilità ambientale delle attività nello spazio. La proposta dovrà ora essere esaminata e approvata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea. Se adottato, il regolamento diventerà il primo quadro normativo comune europeo per le attività spaziali.

La nuova frontiera europea dello spazio

“Una rivoluzione spaziale è alle porte. Il XXI secolo sarà il secolo dello spazio”. Con queste parole Andrius Kubilius, Commissario europeo per la difesa e lo spazio della seconda Commissione von der Leyen, ha commentato il varo dell’EU Space Act, da parte della Commissione Europea.

L’iniziativa è stata presentata in concomitanza con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della nuova Legge italiana sullo spazio, evidenziando una sinergia crescente tra livello nazionale e comunitario.

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Attualmente ci sono oltre 10.000 satelliti attivi in orbita terrestre e si stima l’esistenza di più di 128 milioni di detriti spaziali. In questo contesto, il regolamento UE intende introdurre regole comuni per l’accesso al mercato e la gestione del ciclo di vita degli oggetti spaziali. Si è perciò deciso di includere anche degli obblighi di smaltimento post-operativo e misure di cybersicurezza

Un mercato unico per lo spazio

Il panorama attuale è frammentato. Esistono 13 quadri normativi nazionali per le attività spaziali, con conseguenti inefficienze e costi elevati per le imprese.

Lo Space Act punta a creare un vero mercato unico europeo dello spazio, facilitando l’accesso soprattutto per start-up e piccole e medie (PMI). L’obiettivo è anche quello di rafforzare la resilienza delle infrastrutture, promuovere l’autonomia strategica europea e attrarre nuovi investimenti pubblici e privati.

La proposta si articola su sei linee d’intervento principali:

• Realizzazione del mercato unico spaziale.

• Indipendenza tecnologica dell’Europa.

• Formazione di una forza lavoro qualificata.

• Cooperazione internazionale strategica.

• Commercializzazione delle risorse spaziali.

• Accelerazione della ricerca e sviluppo.

Questi punti si innestano sui tre pilastri principali evidenziati dalla Commissione, ossia sicurezza, sostenibilità e semplificazione normativa.

Sicurezza, sovranità e geopolitica

Sin dagli albori della corsa allo spazio, il dominio spaziale ha avuto una forte valenza strategica e geopolitica. E oggi, l’Europa intende ridurre la sua dipendenza da tecnologie extraeuropee, in particolare statunitensi e cinesi, e garantire una maggiore autonomia nella gestione delle infrastrutture critiche.

L’assenza di un coordinamento può tradursi in marginalità tecnologica e limitare la competitività del continente.

Come ha dichiarato Henna Virkkunen, Vicepresidente esecutiva della Commissione europea e Commissaria europea per le tecnologie digitali e di frontiera: “Il primato dell’Europa nello spazio deve essere radicata nella sovranità, nella sicurezza e nella lungimiranza strategica. Per questo dobbiamo rafforzare il nostro ecosistema dell’innovazione e garantire infrastrutture resilienti per le generazioni future”.

La sfida della cybersicurezza

La protezione delle infrastrutture orbitali è al centro dell’EU Space Act. Le minacce cibernetiche ai satelliti e ai sistemi di controllo sono in aumento, in particolare nei contesti di conflitti ibridi. Secondo gli analisti queste minacce possono dividersi in:

• Attacchi cinetici, come missili anti-satellite

• Tecnologie non cinetiche, tra cui laser e armi a microonde.

• Interferenze elettroniche, come jamming e spoofing.

• Operazioni informatiche, come l’infiltrazione nei sistemi di comando.

Da qui, la proposta dell’UE di varare delle misure obbligatorie di sicurezza informatica per tutte le operazioni spaziali, comprese quelle di operatori non europei che operano nel suo mercato.

Anche per questo, lo EU Space Act rappresenta un passo decisivo per l’Europa verso un ruolo da protagonista nel nuovo ordine spaziale globale. Affinché tuttavia l’ambizione si trasformi in realtà, sarà fondamentale garantire una governance efficace. E contemporaneamente, colmare il gap tecnologico con le grandi potenze e rafforzare l’intero ecosistema industriale e normativo del settore.

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