Radar KO nel Nord-Ovest, quali rischi per la sicurezza aerea dovuti alla disconnessione?

I malfunzionamenti dei radar e il blocco del traffico aereo che ci sono stati lo scorso 28 giugno nei cieli del Nord-Ovest italiano hanno posto l’accento sulla disconnessione. In questo senso, la mancanza di comunicazione ha causato un serio problema alla sicurezza, ribadendo i rischi in materia.

Connettività in volo

Lo scorso sabato 28 giugno – tra le 20:20 e le 22:20 – nei cieli del Nord-Ovest si è verificato un episodio che ha ribadito l’importanza della sicurezza delle infrastrutture IT. Il guasto del sistema di trasmissione dati radar del Centro di Controllo d’Area di Milano ha costretto decine di aerei a fermarsi o a dover cambiare rotta.

Innumerevoli i disagi per gli utenti, visto che quasi 50 mila passeggeri hanno dovuto rivedere i propri piani. Al netto dei danni economici, uno scenario di disconnessione simile ha lasciato più di un interrogativo.

SUW 2025

Da parte sua, l’Ente nazionale per l’aviazione civile (ENAC) ha confermato l’apertura di un’indagine. L’obiettivo, quello di “capire le origini dell’avaria ed attuare le azioni atte a scongiurare il ripetersi del problema“. La relazione tecnica sull’accaduto dovrà essere consegnata anche al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Competenze

Secondo le precedenti ricostruzioni dello stesso Ente, il malfunzionamento sarebbe dovuto ad un problema di connettività.

Da qui, l’impossibilità di trasmettere i dati dei radar verso le sale operative. Tuttavia, ad occuparsi di questo settore è un fornitore esterno, segnatamente TIM. La stessa TIM, però, ha ribadito di essere “estranea ai fatti”.

In attesa dello sviluppo delle indagini, bisogna affidarsi alla versione dell’ENAV. Così il gruppo: “L’avaria ha interessato sia il collegamento principale sia quello di riserva della rete operativa ENET, che collega in modo ridondato tutti i siti ENAV. Le altre componenti della rete – comprese quelle relative a voce, dati di volo, informazioni meteo e NOTAM – hanno continuato a funzionare regolarmente. Allo stesso modo i sistemi di elaborazione e presentazione dell’ACC”.

E ancora: “ENAV ha attivato immediatamente il proprio sistema di emergenza basato su connettività satellitare, gestito da un provider alternativo. Questo sistema, pur offrendo prestazioni ridotte, è stato fondamentale per garantire la gestione sicura dei voli già presenti nello spazio aereo italiano al momento dell’evento”.

L’importanza della formazione

In attesa dello sviluppo delle indagini è importante sottolineare come l’intero ‘Sistema Paese’ si sia attivato per prevenire o contrastare questi fenomeni.

In effetti, espandendo il raggio di azione e in relazione alle vulnerabilità delle infrastrutture IT da qualche anno in Italia si è portato avanti un grande lavoro, investendo forte anche in formazione. Con decreto di Agosto 2021, il Ministero della Difesa ha costituito UNAVOX, il Polo Formativo Cyber.

Il Polo è stato il risultato dell’unione tra il Centro Alti Studi della Difesa, il Centro di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica e la Scuola Telecomunicazioni delle Forze Armate. Il progetto ha rappresentato un’aggiunta fondamentale all’interno delle varie attività nel settore della Cybersicurezza.

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