Gli oltre 4mila attacchi ransomware al giorno registrati lo scorso anno, l’80% delle imprese europee che ha subito almeno un incidente informatico e l’impatto economico del cybercrime quintuplicato in 4 anni, senza calcolare il peso geopolitico assunto dalla web intelligence, hanno spinto i vertici dell’Unione a rimettere mano alle norme e più in generale a tutta la strategia comunitaria, per colmare le lacune dettate dalla rapida evoluzione tecnologica. «Dobbiamo rafforzare la fiducia dei cittadini e delle imprese nel mondo digitale, soprattutto in un momento in cui i cyber-attacchi su vasta scala sono sempre più frequenti. Standard di sicurezza elevati devono diventare il nuovo vantaggio competitivo delle nostre imprese», ha spiegato Mariya Gabriel, Commissaria responsabile per l’Economia e la società digitali, commentando le diverse previsioni del piano, dal rafforzamento della cooperazione internazionale fra Europa e resto del Mondo alla maggiore collaborazione fra i singoli Stati, specialmente nei casi delle offensive più gravi.