Tito Sacchi (17 anni), 1° posto Olimpiadi italiane cyber: “Sono un hacker buono, autodidatta e sogno l’ACN”

Videointervista a Tito Sacchi, 17 anni, vincitore assoluto delle Olimpiadi italiane di Cybersicurezza – Olicyber 2022.

La videointervista a Tito Sacchi, 17 anni, zero social, vincitore assoluto delle Olimpiadi italiane di Cybersicurezza – Olicyber 2022, organizzate dal Laboratorio Nazionale di Cybersecurity del CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica), che si sono svolte il 28 maggio a Torino: “Sono un autodidatta e mi piacerebbe lavorare in futuro nell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale per difendere il Paese da attacchi informatici”.

  • Tito ha 17 anni, è al quarto anno del Liceo Scientifico “T. Taramelli” di Pavia. Era già arrivato secondo all’edizione del 2021, quest’anno si è superato.
  • La gara si è svolta Sabato 28 al Campus di Formazione ITCILO dell’ONU a Torino, i 96 partecipanti si sono sfidati per 7 ore in una competizione individuale Capture-The-Flag (CTF), nella quale sono state proposte ai partecipanti una serie di “challenge”, sfide con l’obiettivo di individuare e sfruttare vulnerabilità intenzionalmente inserite dagli organizzatori in diversi tipi di applicazioni.

Il progetto

Le Olimpiadi Italiane di Cybersicurezza sono il programma di valorizzazione delle eccellenze in cybersecurity, organizzato dal Laboratorio Nazionale di Cybersecurity del CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica) mirato a favorire e incentivare l’avvicinamento degli studenti degli istituti superiori di secondo grado italiane alla sicurezza informatica sia in chiave di consapevolezza personale sia per aiutare i giovani più talentuosi a orientarsi nel mercato del settore. 

Il programma coinvolge i ragazzi di tutti gli anni di tutti gli istituti superiori di secondo grado, con specifica attenzione al superamento della divisione tra ragazzi e ragazze nel settore, e si avvale dell’esperienza e degli strumenti messi a punto nell’ambito del programma CyberChallenge.IT, a sua volta organizzato dal Laboratorio Nazionale di Cybersecurity. Da questo punto di vista, le Olimpiadi Italiane di Cybersicurezza si pongono come programma di affiancamento a CyberChallenge.IT, a cui è possibile partecipare solo dopo aver compiuto i 16 anni di età.

Dei 1757 partecipanti a Olicyber, quaranta sono i ragazzi saliti sul podio olimpico

Dei 1757 partecipanti a Olicyber, quaranta sono i ragazzi saliti sul podio olimpico per aver ottenuto i punteggi maggiori in una competizione di tipo Capture-the-flag (dall’inglese, rubabandiera) nella quale sono state proposte ai partecipanti delle sfide con l’obiettivo di individuare e sfruttare vulnerabilità intenzionalmente inserite dagli organizzatori in diversi tipi di applicazioni.

Insieme al primo classificato, Tito Sacchi, sono stati premiati con l’oro anche: Carlo Collodel, Simone Petroni, Domingo Dirutigliano e Luigi Loffredo.

Le medaglie d’argento sono state ripartite tra i 10 atleti successivi per punteggio, mentre in 25 hanno guadagnato il bronzo. 

Alla cerimonia ha preso parte il direttore generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale, Roberto Baldoni, che ha ribadito l’importanza della formazione, al centro anche della Strategia Nazionale di Cybersicurezza (2022-2026) presentata nei giorni scorsi.

Poco prima della premiazione è intervenuta Anna Brancaccio, Dirigente della Direzione generale per gli Ordinamenti Scolastici per la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione del Ministero dell’Istruzione, Direzione con cui il CINI ha un protocollo di intesa, che ha sottolineato la necessità di ampliare le competenze tecnologiche di studenti e studentesse per rendere la scuola più attuale e competitiva e di ridurre gli stereotipi di genere che allontanano spesso le studentesse da competizioni come Olicyber.

Olicyber ha coinvolto 312 istituti superiori di II grado di 84 province italiane. Il percorso di formazione, propedeutico alle competizioni locali e nazionali, si è articolato in 64 ore di attività formative, svoltesi in 8 settimane. I partecipanti si sono esercitati su crittografia, reverse engineering, sicurezza della rete e sicurezza delle infrastrutture. L’organizzazione dei corsi è stata possibile grazie al coinvolgimento di giovani istruttori selezionati tra i partecipanti a CyberChallenge.IT del Laboratorio e tra gli atleti del TeamItaly, Nazionale italiana degli hacker etici. 

Tutti i cento partecipanti alla gara nazionale di Olicyber e le ragazze di Cybertrials hanno beneficiato di un percorso di formazione sulle soft skill, mirati all’allenamento di competenze quali l’attitudine positiva, il team working, la comunicazione e la proattività.

CyberTrials: la formazione sulla sicurezza informatica per studentesse

La tre giorni di gioco, sfide, escape room, gare e formazione ha visto protagoniste anche le 50 studentesse che si sono distinte per impegno e talento nel gioco masterless proposto dal Laboratorio Nazionale Cybersecurty, con la collaborazione di IMT Lucca, durante Cybertrials. L’iniziativa, alla prima edizione, ha raccolto grande successo di partecipazione (oltre 380 le iscritte) e la soddisfazione delle ragazze che si sono formate sui temi della cybersecurity base, dell’Open Source Intelligence e social engineering.  

“La presenza qui di tutti questi ragazzi e ragazze è un regalo, la conferma che la sfida del “Big Game” era da affrontare per incrementare la sensibilizzazione e la cultura della cybersicurezza”, ha commentato Paolo Prinettodirettore del Laboratorio Nazionale di Cybersecurity. “L’entusiasmo di questi giorni ci spinge a pensare a nuove edizioni dei nostri programmi di formazione e ad ampliare la nostra offerta, anche per i docenti”.

Direttore responsabile, Giornalista

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