Thales ha acquisito Gemalto per 4,8 miliardi di euro. L’operazione è stata perfezionata nella giornata di ieri, e dà origine ad un vero e proprio gigante europeo della cybersecurity, considerando come entrambe le aziende siano francesi.
Una mossa che potrebbe avere ripercussioni, a latere, anche sul mercato della telefonia.
Occorre innanzitutto ricordare i settori di competenza di queste due realtà. Thales è un’azienda attiva in ambiti come l’aerospazio e la difesa. Gemalto è particolarmente focalizzata sulla sicurezza informatica, un aspetto che, tra le altre cose, ha contribuito a farla diventare il produttore numero uno al mondo di schede SIM.
Gemalto ha infatti approntato una piattaforma ad-hoc per la gestione delle SIM, adattabile anche alle ormai note eSIM. Proprio l’azienda francese è stata scelta da Samsung per integrare la connettività dati nei propri smartwatch Gear, senza dimenticare la partnership stretta con Apple proprio in relazione alle SIM elettroniche.
Proprio le eSIM, con la contestuale gestione in ambito sicurezza, potrebbero rappresentare, in ottica futura, il core business del colosso nato dall’acquisizione operata da Thales. Del resto, l’Europa in questo ambito è ancora qualche passo indietro rispetto ad un mercato come quello statunitense, complice anche la mancata regolamentazione da parte di alcuni dei Paesi membri.
Non deve dunque stupire il fatto che Atos, una delle aziende concorrenti di Gemalto, abbia avanzato un’offerta di 4,3 miliardi di euro per l’acquisizione di quest’ultima, prontamente rispedita al mittente da parte della società francese, evidentemente già a lavoro per completare l’operazione messa in piedi con Thales.
Operazione che, peraltro, è stata raccomandata all’unanimità dai consigli di amministrazione di entrambe le società, nelle quali è un azionista di peso il Tesoro francese. In tal senso, Thales si è impegnata a mantenere gli occupati Gemalto almeno fino al 2019.
L’offerta è pari a 51 euro per azione dividendi inclusi, con un premio del 57% rispetto al prezzo di chiusura dello scorso 8 dicembre. Con il completamento dell’acquisizione, Thales prevede di generare 3,5 miliardi di euro di vendite, collocandosi fra i tre maggiori player globali nella cybersecurity.
Sarà certamente significativo verificare l’evoluzione del business messo in piedi da Thales e Gemalto. La sensazione comunque è che il 2018, complice l’esplosione del 5G, potrebbe davvero rappresentare l’anno della definitiva consacrazione dell’Internet of Things, con un inevitabile coinvolgimento anche delle eSIM.