Ransomware as a service, Col. t.ST. Gian Luca Berruti (ACN): “Ecco perché la Blockchain analysis può contribuire ad aumentare la cyber resilienza”

Intervenuto alla Conferenza Links 2023 di New York il Colonnello Berruti ha portato come esempio pratico il caso della rilevazione di minacce cibernetiche attraverso l’analisi dei flussi delle criptovalute verso servizi di “ransomware as a service” per sottolineare le possibili implicazioni positive della crittografia al processo di implementazione della resilienza cibernetica.

L’uso della blockchain analysis non solo come piattaforma di monitoraggio dei flussi di criptomoneta legati in particolare ad attività di contrasto al cybercrime, ma anche come possibile efficace strumento di cyber resilienza a tutela degli interessi nazionali.

È questo il tema centrale dell’intervento del Col. t.ST. Gian Luca Berruti dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), alla Conferenza Links 2023 di Chainalysis, il principale evento annuale dell’ecosistema delle criptovalute svoltasi a New York nei giorni 4 e 5 aprile.

Nell’ambito della sessione “investigations case studies”, condotta da Erin Plante – Vice President of Global Investigations di Chainalysis- il Colonnello Berruti ha infatti portato come esempio pratico il caso della rilevazione di minacce cibernetiche attraverso l’analisi dei flussi delle criptovalute verso servizi di “ransomware as a service” per sottolineare le possibili implicazioni positive della crittografia al processo di implementazione della resilienza cibernetica.

“Questo approccio, ha spiegato durante il suo intervento, “rappresenta una grande opportunità per innalzare in maniera sensibile la resilienza cibernetica degli Stati attraverso una strategia che passa dall’essere reattiva a proattiva. L’uso mirato degli innovativi strumenti tecnologici di Blockchain analysis, infatti, consente di monitorare efficacemente l’intero sistema delle transazioni in criptomonete ed osservarne la movimentazione verso uno o più player che offrono servizi di penetrazione o di identificazione di vulnerabilità come ad esempio nel caso del Ransomware as a service”.

Per Berruti si tratta di “un patrimonio informativo che può essere prezioso per prevenire attacchi e innalzare la capacità di resilienza delle infrastrutture prese di mira dai cybercriminali o dalle cyber gang ma anche una modalità innovativa di identificazione delle minacce e di rilevazione di dati ed elementi determinanti per innalzare l’effettiva capacità di resilienza e di sopportazione di azioni malevole od ostili con tempestive azioni di mitigazione o aggiornamenti delle misure di sicurezza attraverso l’individuazione predittiva dei bersagli e il conseguente studio delle modalità di aggressione”.

La Blockchain ottima opportunità come strumento di cybersicurezza

“Le rilevazioni ottenute assumono un’efficacia ancora maggiore, sottolinea il rappresentante dell’ACN, se compendiate e integrate con le risultanze di strumenti di web intelligence al fine di migliorare sensibilmente le attività di cyber threat intelligence e possono contribuire in maniera determinante a prevenire importanti danni alle infrastrutture del perimetro di sicurezza nazionale anche attraverso opportuni e tempestivi aggiornamenti delle misure di sicurezza adottate. Anche sul fronte del mercato delle possibili vulnerabilità, esposte in angoli remoti della rete – come il dark web – le transazioni in criptomoneta permettono un’analisi preventiva ed un monitoraggio proattivo.

“Crediamo molto – ha concluso il Col. t.ST. Berruti – nella promozione dell’uso della crittografia come strumento di cybersicurezza. La Blockchain rappresenta una opportunità formidabile che intendiamo sviluppare in maniera approfondita in questo contesto e riteniamo che le partnership pubblico-private rappresentino il terreno ideale per questo obiettivo”.

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