Meloni alle PA: “Collaborate con ACN in crisi cibernetiche, è essenziale per tutelare il Paese”

La premier nella direttiva rivolta alle Pubbliche amministrazioni: “La resilienza cibernetica non può prescindere da uno sforzo collettivo e sinergico”.

La premier firma una direttiva per sensibilizzare le Pubbliche amministrazioni impattate da eventi e incidenti informatici a collaborare con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) per le attività di supporto, nel loro stesso interesse e in quello, più generale, della resilienza cibernetica del Paese. Perché questi rischi cyber potrebbero acquisire una rilevanza sistemica sino a determinare un pregiudizio per la sicurezza nazionale.

“La resilienza cibernetica non può prescindere da uno sforzo collettivo e sinergico”, è questo il passaggio chiave della direttiva firmata da Giorgia Meloni, che è ben consapevole della necessità per l’Italia di raggiungere un “alto livello di cybersicurezza”, per “conseguire una più elevata capacità di protezione e risposta di fronte a emergenze cibernetiche”.

Ambito di applicazione, finalità e linee di indirizzo della Direttiva

La direttiva si rivolge alle amministrazioni pubbliche (di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165) e sono richiamate ad operare garantendo:

  1. che l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale nello svolgimento delle sue attività istituzionali e, in particolare, gli operatori del CSIRT Italia anche nel caso di intervento in situ a seguito di incidente, dispongano del pieno supporto dei soggetti impattati, anche nel caso in cui si avvalgano di società in house o comunque a controllo pubblico. Ciò anche allo scopo di acquisire una completa ed esaustiva conoscenza situazionale volta a consentire, in corrispondenza, peraltro, agli impegni collaborativi nel quadro unionale, ogni utile operazione di analisi e valutazione della minaccia, funzionali alle attività di prevenzione e gestione degli incidenti di cybersicurezza; 
  2. conseguentemente, per tutto il tempo necessario al pieno esercizio delle proprie competenze, l’accesso ai locali, ai sistemi informativi e alle reti informatiche di pertinenza delle amministrazioni impattate, compatibilmente con i limiti e i vincoli derivanti dalle prerogative dell’autorità giudiziaria.

Per approfondire:

La direttiva in PDF firmata dal presidente del Consiglio dei ministri

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