Il noto virologo Matteo Bassetti è stato vittima di una notizia falsa, frutto dell’AI. Si è infatti confezionato un servizio del TG1 in cui l’annunciatrice e la giornalista Valentina Bisti annunciava l’omicidio del medico. Il caso ha rappresentato un monito, sui rischi che queste ‘truffe’ possano portare con sé.
Un nuovo caso di fake news con l’AI
Il noto virologo Matteo Bassetti si è ritrovato al centro di un caso, con l’annuncio al TG1 della sua dipartita in seguito ad una sparatoria, il tutto però era un fake con l’AI. Per quanto potesse sembrare incredibile, è apparsa l’annunciatrice e giornalista Valentina Bisti annunciare il fatto. Si trattava però di una invenzione.
Questo episodio di deepfake, vista la precisione di ogni dettaglio – dalle voci, alle grafiche – ha fatto capire quanto oggi sia sottile il limite tra una vera notizia e una artefatta. Nel video, addirittura, l’infettivologo invitava all’acquisto di alcuni prodotti, fornendo al contempo alcuni dettagli ‘scomodi‘.
Era tutto un falso. La stessa conduttrice ha dovuto successivamente spiegare l’accaduto. Attraverso un altro, apposito, servizio, la Bisti ha invitato i telespettatori a prestare maggiore attenzione ai contenuti falsi. I quali, possono girare su tutti i media, non solo sul web.
Le parole dell’indignazione
Comprendere le basi e i livelli attraverso cui può avvenire la mistificazione della realtà è fondamentale per combattere questa modalità di fake news. Ancora di più con i deepfake. La realizzazione di foto, video e audio con software di Intelligenza Artificiale (AI) può essere un vettore per truffe o forme di destabilizzazione.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha messo a punto una scheda informativa per sensibilizzare gli utenti sui rischi connessi agli usi malevoli di questa nuova tecnologia. La loro frequenza è aumentata, nella misura in cui è ormai sempre più facile creare e diffondere deepfake .
Nel merito, Bassetti ha commentato la vicenda in questi termini: “Non so più cosa dire. Continuano a falsificare la mia voce, a minacciarmi, a dire che sono morto. È incredibile che la polizia postale e la magistratura non riescano a fermare tutto questo”.
E ancora: “Aver visto la voce modificata, il video del TG1, i proiettili che mi colpiscono, il corpo riverso sul volante mi ha fatto veramente male. Bisognerebbe fare di più per evitare questi episodi. La rete è un po’ come il far west”.
La Bisti ha a sua volta ammonito: “Si è evidenziato quanto sia facile inventare o manipolare una notizia. Quando si va e si agisce sulle reti sociali bisogna fare attenzione”.
Copertina: Rai News Credits