L’Italia fa rete con l’Unione Europea per rafforzare la sicurezza informatica

Ecco quanto approvato dal Consiglio dei Ministri con il decreto legislativo che recepisce la normativa dell’Ue 1148 del 2016 conosciuta come“Nis”, Network and Information Security.

“In Italia nel 2017 sono state registrate 14.600 vulnerabilità informatiche, un dato raddoppiato rispetto il 2016. Inoltre, tra il 2015 e il 2016 oltre il 45% delle aziende italiane è stata vittima di un attacco informatico. Questo indica che è un trend in crescita, per cui sono necessari investimenti e uno sviluppo di una rete di difesa all’interno di un quadro normativo definito, volto a consolidare non solo la condivisione delle informazioni e delle criticità ma anche una più efficace velocità di risposta, perseguendo chi mette a rischio e viola i dati informatici.” Ha dichiarato Giuseppe Mazzaraco, Vice Presidente IISFA (International Information Systems Forensics Association) ed esperto internazionale di cybersecurity.

Il nuovo decreto legislativo affronta per la prima volta, in modo organico e trasversale, gli aspetti della cybersecurity per ridurre il rischio e limitare l’impatto di incidenti informatici e l’obbligo della loro notifica con conseguenze rilevanti sulla fornitura dei servizi.

“Bisogna comprendere che la tutela dei dati informatici è una risorsa sia per i privati che per le istituzioni, perché nessuno è escluso dallo spazio digitale, per cui ogni attore deve contribuire a creare un ecosistema della cybersicurezza più efficiente e sicuro possibile.” Conclude Mazzaraco.

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