Wannacry è tornato, attacco hacker alla Boeing

 

A 10 mesi di distanza dall’attacco hacker che colpiì migliaia di aziende in 150 Paesi del Mondo, tra cui anche l’Italia, il virus WannaCry torna a colpire. Questa volta la vittima dell’attacco è l’azienda statunitense Boeing, leader mondiale nella produzione di aeromobili. La notizia è arrivata direttamente dall’ingegnere capo del dipartimento per la produzione di aerei commerciali di Boeing, che ha pubblicato una nota in cui avverte che il virus avrebbe bloccato alcuni bracci robotici di assemblaggio.

WannaCry è un ransomware molto pericoloso e che ha già dimostrato di poter fare molti danni. I ransomware sono una particolare tipologia di virus che blocca l’accesso ai dati del computer e richiede un riscatto in Bitcoin per togliere la limitazione. Nel caso di Boeing ha bloccato i PC che gestiscono i bracci robotici che costruiscono alcune parti dei velivoli. L’infezione sarebbe partita da North Charleston e in poco tempo si sarebbe diffusa all’interno di alcuni stabilimenti dell’azienda statunitense, che, però, ha voluto tranquillizzare i suoi clienti dicendo di essere già al lavoro per risolvere il problema.

Come colpisce WannaCry

Il ransomware WannaCry sfrutta una falla presente all’interno di un protocollo del sistema operativo Windows (soprattutto la versione Windows XP) utilizzato solitamente per collegare le stampanti e le periferiche in Rete. Questo bug può essere risolto installando un semplice aggiornamento che l’azienda di Redmond ha reso disponibile da più di un anno, ma che probabilmente in alcuni computer della Boeing non era stato ancora installato. L’azienda statunitense ha dichiarato che gli specialisti di cybersicurezza stanno già lavorando per far tornare tutto alla normalità e che il malware avrebbe colpito solamente pochi sistemi e i problemi sarebbero minimi.

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