I servizi informatici della Regione Veneto sarebbero sotto un attacco hacker. A comunicarlo è il governatore Luca Zaia, secondo il quale i dati definitivi sono arrivati con qualche ora di ritardo rispetto al previsto:
“So che non è facile stare qui in attesa – ha detto ai giornalisti in sala stampa – Avrei preferito uscire con un dato definitivo. Abbiamo tre livelli di sicurezza, gli hacker ne hanno superati due. In questo momento siamo un pò bloccati, telefoniamo ad ogni comune. I dati definitivi immagino li avremmo nel giro di qualche ora”.
Il referendum per l’autonomia in Veneto ha ampiamenre superato il quorum con l’affluenza arrivata a oltre il 57%, registrata con i seggi chiusi, un dato quasi definitivo. E i ‘si’ stravincono: con scrutinate 4099 sezioni su 4739 si attestano al 98,1%. Grandissima soddisfazione e felicità per il governatore del Veneto Luca Zaia, che fino all’ultimo ha lanciato appelli ai veneti ad andare alle urne, via social e su Facebook .
“Ho convocato la giunta regionale per domani mattina per il progetto di legge sull’autonomia. Sarà il nostro contratto da presentare al governo. Penso che con questa elezione si dimostri che non esiste il partito dell’autonomia, esistono i veneti che si esprimono a favore di questo concetto. Noi chiediamo tutte le 23 materie, e i nove decimi delle tasse”, annuncia a botta calda l’ex ministro dell’Agricoltura.
E poi il leghista Zaia in modo quasi liberatorio dice: “Vincono i veneti, il senso civico dei veneti del “paroni a casa nostra.
Nell’alveo della Costituzione si possono fare le riforme. Il Veneto c’è, i veneti hanno risposto all’appello”. “Questa Regione da’ il via a un big bang di riforme istituzionali”, aggiunge Zaia.
Per il presidente leghista della regione Veneto, l’effetto sarà “endemico e sarà endemico da nord a sud”. “Io mi sono concentrato sulla partita del Veneto – ha aggiunto -: è facile dire che in Veneto tutti vogliono l’autonomia, ma poi bisogna anche convincere i cittadini a uscire di casa e andare a votare. Sono convinto che tanti di quelli che non sono rimasti a casa magari sono per l’autonomia, ma non sono andati a votare”.
Il Pd Veneto chiede di avviare subito la trattativa con lo Stato definendo deleghe e mettendo al centro del dibattito le autonomie locali e le aree vaste.
“Il risultato delle urne conferma che la maggioranza dei veneti è favorevole a un maggior grado di autonomia. Per questo motivo, il Partito Democratico ha assecondato la consultazione referendaria, pur consapevole che la Regione avrebbe potuto ottenere già da molti anni deleghe e competenze se solo avesse avviato una contrattazione seria con lo Stato senza buttare risorse pubbliche. Ora il presidente Zaia non ha più scuse”, afferma il segretario dem regionale Alessandro Bisato.
Zaia, in conferenza stampa a Venezia, a palazzo Balbi, si è tolto anche qualche sassolino dalla scarpa. “Nelle ultime 48 ore – ha detto – ci arrivavano le fatture dal ministero, ma è storia passata. Il Veneto è disponibile al dialogo col governo e a diventare laboratorio dell’autonomia”, ha concluso il governatore, raggiante per il successo della consultazione referendaria.