La UE è pronta a rafforzare la cybersecurity del settore marittimo. Cosa ha detto il Consiglio

Il Consiglio Ue “Affari generali” ha evidenziato la necessità di rafforzare la cybersecurity del settore marittimo e di accrescere gli sforzi per aumentare la resilienza ai cyber attacchi.

Rafforzare il ruolo di garante della sicurezza marittima globale, in particolar modo la sicurezza informatica in tutti i settori marittimi e di intensificare gli sforzi per aumentare la resilienza contro gli attacchi informatici. Questo l’obiettivo alla base delle conclusioni approvate ieri dal Consiglio Ue “Affari generali” in Lussemburgo riguardo la sicurezza marittima e delle infrastrutture.

Il Consiglio ha sottolineato che i cambiamenti climatici e il degrado ambientale hanno implicazioni crescenti per la stabilità internazionale, comprese la sicurezza marittima e le infrastrutture marittime, e richiedono una risposta collettiva urgente. Sono inoltre necessarie ulteriori ricerche sull’impatto dei cambiamenti climatici sulla sicurezza marittima.

Di fronte alle tecnologie emergenti e di rottura, il Consiglio ha evidenziato la necessità di rafforzare la cybersecurity in tutti i settori marittimi e di accrescere gli sforzi per aumentare la resilienza ai cyber attacchi. In tal senso, il Consiglio ha sottolineato che la sicurezza marittima dovrebbe essere affrontata nell’ambito della bussola strategica (Strategic Compass), contribuendo così all’ulteriore sviluppo della cultura comune europea in materia di sicurezza e difesa.

Il Consiglio ha accolto con favore lo sviluppo dell’ambiente comune per la condivisione delle informazioni (CISE) ai fini della sorveglianza marittima e ha chiesto alla Commissione di proseguire gli sforzi volti a sviluppare tale iniziativa in cooperazione con gli Stati membri e le pertinenti agenzie dell’UE.

Cybersecurity settore marittimo: le aziende rischiano cyber attacchi

Più della metà delle aziende che operano nel settore marittimo presentano potenziali di vulnerabilità in tema di cybersicurezza. Il dato è stato evidenziato ieri nel corso della prima edizione di Mid Med Shipping Days 2021 di Palermo, l’evento di incontro tra cluster marittimo-logistico e settori produttivi della macroregione mediterranea italiana.

Su un campione di 20 aziende, tra le prime 100 per fatturato, è stato rilevato un rischio medio di 29 vulnerabilità sui sistemi esposti su Internet e 76 email compromesse/data leak, ovvero a rischio sicurezza per quel che riguarda i dati in queste contenute e delle coppie di credenziali user/password.

ll numero totale delle potenziali vulnerabilità riscontrate per il settore oggetto di analisi è 574, così distribuite: 9 aziende (45% del campione) hanno 0 potenziali vulnerabilità, 6 aziende (30% del campione) hanno tra 1 e 25 potenziali vulnerabilità, 3 aziende (15% del campione) hanno tra 26 e 50 potenziali vulnerabilità e 2 aziende (10% del campione) hanno più di 50 potenziali vulnerabilità. La media delle potenziali vulnerabilità è 29, ma è presente una azienda che espone circa 330 potenziali vulnerabilità: escludendola dal calcolo della media, il numero medio di potenziali vulnerabilità per azienda si abbassa da 29 a 13.

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