ISIS, l’Intelligenza Artificiale bloccherà la cyber propaganda

La cyber propaganda Isis ha un nuovo nemico. E’ una tecnologia, basata sull’intelligenza artificiale (AI), nata per impedire che Daesh diffondi contenuti su web e social media.

Lo riporta The Independent. Gli sviluppatori della ASI Data Science, finanziati dall’Home Office UK, la stanno condividendo gratis con ogni sito o APP nel mondo. I test effettuati suggeriscono che l’AI può rilevare il 94% dei video malevoli dello Stato Islamico. Il suo successo, però, dipende da quanti decideranno di incorporarla nei loro sistemi. Questa, infatti, “impara” e si evolve costantemente in base alle informazioni che riceve.

Dal 2014 i canali di cyber propaganda Daesh hanno diffuso oltre 1.300 video. Nel 2017 i contenuti malevoli sono stati fatti circolare su 400 differenti piattaforme

Dal 2014 i canali di cyber propaganda Isis hanno diffuso oltre 1.300 video e ognuno di loro ha un segnale sottile che può essere usato per identificare i nuovi filmati prima che vengano lanciati in rete. Daesh d’altronde da sempre, fa largo uso di internet e social media per diffondere i suoi messaggi di odio e radicalizzazione. Un report dell’Independent Reviewer of Terrorism Legislation ha rilevato che i supporter dello Stato Islamico, infatti, utilizzano 400 differenti piattaforme per far circolare i contenuti malevoli (dati riferiti al 2017), di cui 145 impiegate per la prima volta tra luglio e dicembre dell’anno scorso.

La cyber tecnologia anti-Isis sarà utile contro i Lupi Solitari

La nuova tecnologia AI (machine learning) contro la cyber propaganda Isis potrà essere utile soprattutto contro il fenomeno dei lupi solitari (Lone Wolves). Questi usano il web e i social media per radicalizzarsi e ispirarsi. Perciò sono difficili da rilevare con i sistemi di sorveglianza tradizionali. A proposito, ASI Data Science punta a risolvere il problema in maniera laterale. Eliminando la propaganda del Daesh alla fonte. Ad oggi i Big di internet si stanno muovendo per contrastarla ed eliminare i messaggi malevoli. Ma lo Stato Islamico si adegua rendendola più difficile da rilevale, mentre continuano le condivisioni. Di conseguenza, bisogna andare alla radice. Il momento in cui questa viene effettivamente caricata in rete.

Si pensa di estendere la tecnologia anche contro la cyber propaganda di altri gruppi terroristici: da Boko Haram ad al-Qaeda

L’unico della nuova cyber tecnologia anti-Isis è che per ora non è in grado di prevenire la pubblicazione di video di propaganda sui siti internet del Daesh e sui canali criptati dei suoi simpatizzanti su Telegram. Però, può “chiuderli” lì, evitando che circolino su internet e social media tradizionali e aperti. Peraltro, se l’AI funzionerà, il progetto potrà essere esteso anche alle attività online di altri gruppi di terroristi oltre lo Stato Islamico. Da al-Qaeda a Boko Haram. A quel punto trovare contenuti di matrice jihadista su internet diverrà molto più difficile e chi li cercherà dovrà necessariamente rivolgersi a siti e canali specializzati. Con maggiori probabilità di essere rilevato e bloccato dalle intelligence.

L’articolo del The Independent sulla nuova tecnologia contro la propaganda online del Daes

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