IPTV pirata, denunciate per la prima volta in Italia 223 persone. Rischiano fino a 8 anni di carcere

Operazione della GdF in tutta Italia contro i gestori delle IPTV pirata e per la prima volta contro gli utenti finali: “Acquistando abbonamenti di questo tipo, i clienti si rendono responsabili del reato di ricettazione”. Su questo tema centrale per l’industria dell’audiovisivo, FAPAV lancia un evento incentrato sul contrasto alle IPTV illegali per il prossimo 24 marzo a Milano.

Nuova azione del Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza (GdF) su mandato dell’Autorità giudiziaria, contro il mondo delle IPTV illegali e della pirateria audiovisiva. Sono 223 le persone denunciate a conclusione di una lunga e complessa attività investigativa condotta in Italia per il contrasto al fenomeno delle piattaforme televisive a pagamento che offrono contenuti (film, serie ed eventi sportivi) in violazione della legge sul diritto d’autore.

L’operazione, si legge in una nota della GdF, è tuttora in corso e volta anche all’identificazione di ulteriori possibili soggetti coinvolti: “Acquistando abbonamenti di questo tipo i clienti si rendono responsabili del reato di ricettazione. La legge sul diritto d’autore prevede la confisca degli strumenti utilizzati per la fruizione del servizio; di conseguenza, ai 223 clienti in caso di condanna verranno confiscati il proprio televisore, computer e smartphone”.

La novità, però, sta nel fatto che anche nel nostro Paese, oltre ai soggetti che portano avanti le attività illecite, saranno perseguiti anche i clienti finali, gli utenti stessi: “Le sanzioni per il cliente prevedono, inoltre, la reclusione fino ad otto anni ad una multa di 25.000 euro, oltre le spese legali”.

Il plauso della FAPAV

Il nostro più sentito apprezzamento per l’attività portata avanti dal Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza. Un’operazione cruciale che, per la prima volta in Italia, interessa non solo i gestori dei portali pirata. ma anche gli stessi fruitori di questi servizi”, ha affermato Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale FAPAV, Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali.

Le piattaforme internet interessate dall’azione investigativa, le IPTV illegali, sono considerate oggi tra le forme di pirateria online e audiovisiva più in crescita: “I dati condotti nell’ambito della nostra ricerca FAPAV/Ipsos rivelano la spaventosa crescita delle IPTV illegali e in un solo anno abbiamo assistito ad un incremento di oltre un milione di fruitori”, ha spiegato Bagnoli Rossi.

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