Il Belgio ha subito un grave attacco informatico

Belnet, la società belga che fornisce servizi Internet alle agenzie governative del Paese, è stata vittima di un attacco DDoS su larga scala.

Maxi attacco informatico in Belgio. Nella giornata di martedì la rete Belnet, la società che fornisce servizi Internet alle agenzie governative del Paese, è stata vittima di un attacco DDoS su larga scala.

Il blackout della rete ha coinvolto circa 200 organizzazioni, tra università, pubbliche amministrazioni e istituti di ricerca, le istituzioni sono state completamente o parzialmente tagliate fuori da Internet. Inoltre a causa del cyber-attacco molti studenti non hanno potuto seguire le lezioni online così come sono andati in tilt anche siti della polizia e i portali per la prenotazione della vaccinazione contro il Covid.

L’attacco DDoS a Belnet

Lo ha rivelato per prima la stessa Belnet in una serie di aggiornamenti pubblicati all’interno del loro sito. “A causa di un attacco DDoS, alcuni clienti Belnet stanno riscontrando problemi di connettività. I nostri team stanno lavorando duramente per mitigare gli attacchi e ripristinare la connettività. I clienti Belnet possono contattare il nostro Service Desk allo 02 790 33 00. Ci scusiamo per l’inconveniente”.

Siamo pienamente consapevoli dell’impatto sulle organizzazioni collegate alla nostra rete e sui loro utenti e siamo consapevoli che ciò ha avuto un profondo impatto sulle loro operazioni”, ha aggiunto il direttore tecnico dell’azienda Dirk Haex.

“Belnet ha immediatamente attivato le sue procedure di crisi e ha contattato il Center for Cybersecurity Belgium (CCB) per portare l’attacco sotto controllo”, si legge nella dichiarazione della società.

Gli autori dell’attacco informatico non sono ancora stati identificati, ma Belnet ritiene che l’hacking mirasse solo a “saturare” la loro rete.

“Non vi è alcuna indicazione che i criminali informatici si siano infiltrati in alcuna rete“, ha riferito la società, aggiungendo di aver presentato un reclamo alla Federal Computer Crime Unit. “Belnet investe continuamente nella sicurezza informatica”, ha affermato Haex, “tuttavia, l’attacco DDoS di ieri era di dimensioni tali da saturare l’intera nostra rete. Il fatto che gli autori abbiano cambiato costantemente le loro tattiche ha reso ancora più difficile neutralizzare l’attacco”.

Attacco DDoS al Belgio: la Cina la responsabile?

Nelle ore dell’attacco era in programma un’audizione alla Commissione esteri del Parlamento belga sulle violenze delle autorità cinesi contro la minoranza degli Uiguri nella regione dello Xinjiang. E proprio a causa dei problemi di collegamento è stata rimandata. Non sono mancate le speculazioni sulla coincidenza, come riporta un tweet del deputato dei Verdi, Wouter De Vriendt. “Le conclusioni sull’attacco informatico sono premature. Ma e’ importante sottolineare il contesto sensibile. Negarlo è ingenuo”.

Secondo la testimonianza dal giornalista investigativo e Research Fellow di Stanford Tom Van de Weghe a Formiche.net, c’è una correlazione tra l’attacco informatico al Belgio e le attività di sabotaggio condotte dal governo cinese. “Non possiamo ancora dire se questo attacco sia stato sponsorizzato dallo stato e se ci sia dietro la Cina. Ma è una bella coincidenza”, ha detto l’esperto a Formiche.

“Pochi paesi sono attrezzati quanto la Cina. La guerra informatica è anche una strategia militare a cui la Cina ricorre sempre più come parte di una più ampia guerra dell’informazione proprio perché è così difficile scoprire chi c’è dietro”, ha detto Van de Weghe. “Il Paese utilizza spesso ‘subappaltatori’ come APT31, che possono coprire bene le loro tracce. Tra l’altro, il governo cinese negherà con veemenza di avere avuto qualcosa a che fare con quanto accaduto”.

Related Posts

Ultime news