DIS, Elisabetta Belloni prima donna a capo dell’Intelligence italiana

L’ambasciatrice Elisabetta Belloni è stata nominata Direttore generale del DIS (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza). Prima volta che una donna diventa capo dell’intelligence, sostituisce Gennaro Vecchione.

Rivoluzione al DIS, l’organismo che coordina le agenzie operative, Aise ed Aisi. Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha nominato l’ambasciatore Elisabetta Belloni Direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, in sostituzione dell’attuale Direttore generale, prefetto Gennaro Vecchione.

Al suo posto alla Farnesina subentra l’ambasciatore Ettore Sequi, finora capo di gabinetto del ministro degli Esteri Luigi Di MaioMario Parente è invece stato confermato alla guida dell’Aisi.

“Rivolgo i miei sentiti e sinceri complimenti all’ambasciatore Elisabetta Belloni per il nuovo incarico alla direzione del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis)”, ha dichiarato il presidente del Copasir Raffaele Volpi. “La vasta esperienza professionale ed il profilo umano”, ha aggiunto Volpi, “sono doti che consentiranno un contributo saldo e costante alla sicurezza nazionale”.

“Le mie congratulazioni a Elisabetta Belloni, prima donna al vertice dell’intelligence italiana. La nomina a direttore generale del Dis segna una tappa miliare nel lungo cammino di affermazione delle donne nelle istituzioni”, ha aggiunto il Presidente del Senato Elisabetta Casellati.

Un’amministrazione da sempre declinata al maschile si apre ora alla concretezza, alla  sensibilità e alla straordinaria capacità di visione di un ambasciatore in rosa che ha saputo distinguersi per competenza e  determinazione nella sua prestigiosa carriera diplomatica”, ha concluso Casellati.

Per donna alla guida del DIS

Belloni, classe 1958, ha frequentato a Roma il ‘Massimo’, lo stesso liceo dei Gesuiti di Draghi. Laureata in scienze politiche alla Luiss nel 1982, è entrata in carriera diplomatica nel 1985, ricoprendo incarichi, tra gli altri, a Vienna e Bratislava.

Apprezzata per l’impegno ed il rigore, si è fatta conoscere da capo dell’Unità di Crisi quando nel 2004 ha affrontato la tragedia dello tsunami nel sudest asiatico con migliaia di turisti italiani in zona e in seguito i casi dei sequestrati in Iraq e Afghanistan. 

Dal 2008 al 2012 è direttore generale per la Cooperazione allo sviluppo e poi dal 2013 al 2015 assume le funzioni di direttore generale per le Risorse e l’innovazione. Promossa ambasciatore di grado nel 2014, nel 2015 è stata capo di gabinetto dell’allora ministro degli Esteri Gentiloni.

Dal 5 maggio 2016 era la prima donna segretario generale della Farnesina. Negli anni il suo nome era più volte circolato come ministro degli Esteri e anche come capo del Dis.

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