Al via Cybertech Europe 2023. Le testimonianze dei protagonisti

Il 3 e 4 ottobre prende il via la Conferenza Cybertech Europe 2023. Abbiamo raccolto le testimonianze di Marco Molinaro, Security Lead di Accenture; Michael Roytman, Distinguished Engineer di Cisco; Luca Nilo Livrieri, Director, Sales Engineering Southern Europe di Crowdstrike e Michele Lamartina – Country manager di Palo Alto Networks Italia e Malta.

Annunciati i relatori di Cybertech Europe 2023. La sesta edizione si terrà il 3 e 4 ottobre 2023 presso il Centro Convegni La Nuvola a Roma e la conferenza affronterà i temi più attuali in materia di protezione e sicurezza, con focus quali la difesa attiva e il principio di zero-trust, anche guardando al futuro con SuperTech e tecnologie di nuova generazione, come l’apprendimento automatico avanzato e l’intelligenza artificiale.

Saranno organizzate sessioni dedicate a specifici settori, tra cui la Sicurezza Cloud, il FinTech, lo spazio, le infrastrutture critiche, la sicurezza marittima e dei trasporti, e gli investimenti nella cybersicurezza. Verranno inoltre trattati temi quali il Quadro Strategico Europeo per la Sicurezza Informatica, i progetti europei per la difesa informatica, l’utilizzo dell’IA nella cybersecurity e della cybersecurity nell’IA.

Il Cybertech Europe 2023 riunirà i principali protagonisti nel settore della cybersicurezza, tra cui leader globali, esperti, decision maker, CISO e dirigenti, provenienti dall’Europa e dal mondo. Abbiamo raccolto le loro testimonianze.

Accenture

In uno scenario di crescente instabilità geopolitica combinata a una forte accelerazione tecnologica, le vulnerabilità digitali continuano a moltiplicarsi e diffondersi, rendendo la sicurezza cibernetica una priorità assoluta” ha dichiarato Marco Molinaro, Security Lead di Accenture per l’Italia, il centro Europa e la Grecia.Questa non deve essere interpretata esclusivamente come una disciplina volta a prevenire, rilevare e reagire agli attacchi, ma deve diventare un elemento fondante della strategia aziendale. I leader nel business dovranno dimostrarsi proattivi nell’introdurre od evolvere un modello di security-by-design coerente con la propria politica di avversione al rischio, stabilendo criteri di sicurezza condivisi a livello aziendale ed estendendo la resilienza cibernetica oltre i confini della propria organizzazione”, ha concluso Molinaro.

Cisco

Per Michael Roytman, Distinguished Engineer di Cisco, “La priorità delle vulnerabilità con codice di exploit è 11 volte più efficace rispetto ai punteggi del Common Vulnerability Scoring System (CVSS) al fine di ridurre l’esposizione ai rischi di exploit. Molti utenti che utilizzano il CVSS classificano le vulnerabilità trovate nei loro prodotti (CVE IDs) in base al punteggio e creano un piano di azione e mitigazione riferendosi soltanto a questo valore. Sebbene sia di gran lunga il metodo più semplice, è anche il meno adatto e accurato. Le funzionalità odierne del machine learning, i dati facilmente disponibili sulle vulnerabilità e i modelli open source come EPSS, conclude Roytman, offrono metodi data driven molto più precisi per impostare le priorità delle vulnerabilità. Siamo davvero entrati in un modello più predittivo della cybersecurity.”

Crowdstrike

    “Nel corso del 2023, gli avversari hanno intensificato l’attività incentrata sul cloud. I casi di attacchi al cloud osservati sono aumentati del 95% e quelli che coinvolgono gli attaccanti cloud-conscious sono quasi triplicati rispetto al 2022″, ha dichiarato Luca Nilo Livrieri – Director, Sales Engineering Southern Europe di Crowdstrike. “CrowdStrike ha visto aumentare la ricerca, da parte dei gruppi criminali, dei modi per modificare i processi di autenticazione e la compromissione delle identità. Gli avversari prendono di mira l’infrastruttura cloud in maniera sempre più aggressiva e utilizzano un’ampia gamma di tattiche, tecniche e procedure (ad es. configurazioni errate, furto di credenziali ecc.) per compromettere dati e applicazioni aziendali critiche. Fermare le violazioni del cloud richiede funzionalità agentless per proteggersi da configurazioni errate e attacchi basati sull’identità, conclude Livrieri, nonché la sicurezza del runtime per tutelare l’esecuzione delle applicazioni cloud.”

    Palo Alto Networks

      “Sebbene il settore della cybersecurity ne parli da anni, il passaggio dell’AI dalla teoria ai casi d’uso pratici è stata una sfida”, ha dichiarato Michele Lamartina – Country manager di Palo Alto Networks Italia e Malta. “È importante porsi le seguenti domande, per comprendere al meglio come l’AI possa diventare uno strumento realmente efficace: perché le aziende hanno problemi di resilienza informatica? Come può essere utile? Quali sono gli esempi pratici di AI già utilizzati nella cybersecurity? Palo Alto Networks è impegnata a supportare le aziende a comprendere le tecnologie e gli strumenti disponibili oggi per migliorare il loro percorso di resilienza informatica. Tutte le nostre soluzioni sono state integrate all’interno di tre piattaforme interoperanti fra loro: una dedicata alla sicurezza di rete in tutti i fattori di forma moderni, una rivolta al cloud e una alle security operation, che attraverso l’Artificial Intelligence e il Machine Learning portano l’automazione in aiuto a chi deve affrontare l’aumento della complessità degli attacchi, senza dover incrementare proporzionalmente il numero di persone e risorse da dedicare alla protezione.”

      Per ulteriori dettagli sull’evento, l’agenda e le ultime notizie, vi invitiamo a visitare il sito web di Cybertech Europe 2023.

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