Violati i dati di TeleMessage, il fornitore di app di messaggistica per il Governo USA. Tra le vittime anche l’ex Consigliere per la Sicurezza Michael Waltz

Il licenziamento di Michael Waltz non ha posto la parola fine sui casi che stanno interessando le comunicazioni della Casa Bianca. L’ormai ex Consigliere per la Sicurezza degli USA avrebbe visto violare il proprio profilo, in particolare quello della versione non ufficiale e modificata di Signal.

Comunicazioni vulnerabili

Le comunicazioni ‘sensibili’ della Casa Bianca e soprattutto le vulnerabilità del comparto sono ormai due fattori all’ordine del giorno. L’ultima notizia, riportata da 404 Media, sarebbe quella di un hacker criminale che avrebbe violato e rubato i dati dei clienti di TeleMessage, una società israeliana che vende versioni modificate di Signal e di altre applicazioni di messaggistica al Governo degli USA.

Protagonista, ancora una volta Michael Waltz, l’ex Consigliere per la Sicurezza degli USA, appena licenziato. L’Amministrazione Trump si starebbe dunque confrontando con continue controversie. Il problema emerso è che i dati sottratti avrebbero contenuto alcuni messaggi partiti dall’applicazione clone di Signal. E insieme, da versioni modificate di WhatsApp, Telegram e WeChat.

La stessa TeleMessage si è ritrovata al centro di analisi critiche per le sue possibili vulnerabilità. A maggior ragione, dopo che Waltz aveva accidentalmente rivelato di aver utilizzato questo strumento durante una riunione di gabinetto con il Presidente Trump.

Il problema delle applicazioni

La rivelazione che Waltz avrebbe usato TeleMessage – con un’interfaccia e una funzionalità simili a quelle di Signal – non ha fatto altro che aumentare le preoccupazioni sulla sicurezza delle sue comunicazioni.

Al netto della singola persona fisica, queste superficialità hanno fatto emergere dunque delle falle insite nelle comunicazioni della Casa Bianca. Si è tuttavia subito affermato che nessun messaggio intercettato appartenesse a Waltz o ad altri funzionari che lavorano con Donald Trump.

In attesa che arrivino eventuali conferme o smentite, gli USA dovranno in questi mesi investire sulla sicurezza cibernetica. Tutto questo, interrogandosi sempre sulle effettive attenzioni che i suoi dipendenti pubblici hanno adottato.

Ad esempio, l’utilizzo di Gmail o di applicazioni similari a Signal per confrontarsi con colleghi di altre agenzie governative sul valore di determinate posizioni sensibili non dà alcuna garanzia. La sensibilità di certe notizie presuppone la massima attenzione nel momento in cui su questi temi si scambiano opinioni o su queste ci si confronta.

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