La presidente della Comunità di Madrid, Isabel Díaz Ayuso, ha chiesto al premier Pedro Sanchez di attivare il livello di emergenza 3 e di mobilitare l’esercito per mantenere l’ordine pubblico; il governo ha invitato i cittadini a evitare di mettersi alla guida. Nel frattempo, la Commissione europea è in contatto con le autorità di Spagna e Portogallo e con il network europeo di gestione delle reti per monitorare la situazione e garantire lo scambio di informazioni utili al ripristino del sistema elettrico.
Il Ministro per la Coesione territoriale portoghese Castro Almeida ha ammesso che il blackout che sta colpendo il Portogallo e tutta la Penisola iberica potrebbe essere dovuto a un attacco informatico, aggiungendo che sta interessando anche Spagna, Francia e Germania. “So che copre diversi paesi in Europa – Portogallo, Spagna, Francia e Germania e, credo, anche il Marocco”, ha detto Almeida, suggerendo che un evento di tali dimensioni è “compatibile con un attacco informatico”. Tuttavia, ha aggiunto, “si tratta di un’informazione non confermata”.
Nelle ultime ore, un vasto blackout ha colpito quasi tutta la Spagna continentale e il Portogallo, causando gravi disagi su larga scala. L’interruzione dell’energia elettrica è iniziata intorno alle 12:30 di oggi lunedì 28 aprile 2025, lasciando milioni di persone senza corrente e provocando ripercussioni anche in alcune zone del sud della Francia. Le isole Canarie e Baleari risultano escluse dall’interruzione.
Tra i principali settori colpiti vi sono i trasporti, con il blocco completo della rete ferroviaria spagnola e della metropolitana di Madrid, che è stata evacuata per motivi di sicurezza. Disservizi significativi sono stati registrati anche nei principali collegamenti ferroviari in Portogallo. Gli aeroporti di Madrid-Barajas e Lisbona hanno subito ritardi e cancellazioni di voli. Le comunicazioni sono state compromesse: reti mobili e connessioni internet hanno subito interruzioni diffuse, mentre numerosi ospedali hanno dovuto attivare i generatori di emergenza per garantire l’assistenza sanitaria.
Fuori uso semafori. Le centrali nucleari hanno interrotto la produzione di elettricità per precauzione
Anche le infrastrutture cittadine hanno risentito gravemente: i semafori sono andati fuori servizio causando ingorghi stradali, e centinaia di ascensori si sono bloccati, generando situazioni di emergenza in molte città. Le centrali nucleari spagnole, come misura precauzionale, hanno interrotto la produzione di elettricità, affidandosi a sistemi di alimentazione di emergenza.
Red Eléctrica e E-Redes, i gestori delle reti elettriche spagnola e portoghese, hanno avviato le operazioni di ripristino, dando priorità alle aree più popolose. Tuttavia, in molte regioni la situazione resta critica e i cittadini sono invitati a limitare gli spostamenti non necessari.
Al vaglio le possibili cause
Le cause del blackout sono ancora sotto indagine. Secondo quanto riportato da El País le autorità spagnole e portoghesi stanno valutando varie ipotesi, tra cui un guasto della rete elettrica europea. Tuttavia, non viene esclusa la pista di un possibile attacco informatico: l’Istituto Nazionale di Ciberseguridad (INCIBE) spagnolo ha avviato accertamenti per verificare l’eventuale matrice cyber dell’incidente. Anche il premier spagnolo Pedro Sánchez ha partecipato a una riunione di crisi per monitorare l’evoluzione della situazione.
Un attacco informatico possibile
Un attacco informatico come causa del blackout rimane poco credibile ma non impossibile da escludere. Nel 2015 e nel 2016 la Russia dimostrò la possibilità di fare questo tipo di attacco in Ucraina.
Sebbene la causa di una matrice cyber rimanga incerta per un evento di questa portata, è innegabile che questo episodio metta in luce la cruciale importanza della cybersicurezza e di cosa potrebbe accadere nel caso in cui in futuro un simile effetto sia ottenuto attraverso un attacco informatico.
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