Il Cyber Security Operations Center (C-SOC) sarà il fulcro della protezione digitale dell’ASI, con l’obiettivo di potenziare le difese delle infrastrutture spaziali italiane contro minacce sempre più sofisticate e persistenti.
L’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ha formalizzato un accordo con Starion Italia per la progettazione, lo sviluppo e la realizzazione del Cyber Security Operations Center (C-SOC). Questo centro innovativo sarà il fulcro della protezione digitale dell’ASI, con l’obiettivo di potenziare le difese delle infrastrutture spaziali italiane contro minacce sempre più sofisticate e persistenti.
Valente (ASI): “Un asset cruciale per la protezione delle nostre infrastrutture e missioni”
L’intesa, siglata dal Direttore Generale dell’ASI, Luca Vincenzo Maria Salamone, e dall’Amministratore Delegato di Starion Italia, Stefano Tatoni, alla presenza del Presidente ASI, Teodoro Valente, segna un passaggio strategico verso l’autonomia operativa e la resilienza infrastrutturale del settore spaziale nazionale.
“La creazione di questa struttura è un punto di riferimento su cui costruiremo le nostre azioni per incrementare la resilienza in ambito cybersecurity, confermando il ruolo centrale dello spazio nelle strategie nazionali. In un contesto globale sempre più interconnesso e competitivo, disporre di capacità autonome è una condizione essenziale”, ha dichiarato il presidente dell’ASI, Teodoro Valente.
“Il C-SOC rappresenterà un asset cruciale per la protezione delle nostre infrastrutture e missioni – ha aggiunto Valente – un investimento strategico per la sovranità e la competitività del Paese”.
L’iniziativa, ha spiegato Stefano Tatoni, Amministratore Delegato di Starion Italia, punta a garantire “un futuro resiliente e sicuro per le operazioni spaziali nazionali e per i beni legati allo spazio. Il nostro team è pienamente impegnato a collaborare con l’Agenzia per sviluppare e realizzare il C-SOC, valorizzando la nostra esperienza nella cybersecurity, nell’ingegneria dei sistemi spaziali e nelle attività operative”.
“Questo C-SOC offre all’ASI l’opportunità di posizionare l’Italia all’avanguardia nella cybersecurity spaziale. Progetteremo quindi il C-SOC affinché sia scalabile e adattabile, in grado di rispondere sia all’evoluzione delle minacce sia alle esigenze operative, per garantirne il massimo valore nel lungo periodo”, ha dichiarato Tatoni.

“Promuoviamo un approccio ‘security-first’ e orientato ai dati, che attribuisce alla cybersicurezza un ruolo centrale in ogni fase di progettazione e sviluppo di questo progetto”, ha precisato l’Amministratore Delegato di Starion Italia.
La partnership conferma l’intento di creare un ecosistema spaziale italiano sempre più sicuro, resiliente e competitivo a livello globale.
ASI: obiettivi principali del C-SOC di Starion
Il C-SOC sarà integrato con le attuali infrastrutture dell’ASI e assicurerà una protezione completa delle componenti digitali e mission-critical dell’Agenzia.
Tra gli obiettivi su cui ASI e Starion Italia lavoreranno figurano: monitoraggio continuo delle reti e dei sistemi ASI; rilevamento e risposta rapida agli attacchi informatici; protezione delle missioni spaziali italiane, incluse quelle svolte con l’ESA e altri partner internazionali; conformità alle normative nazionali e internazionali sulla sicurezza informatica; sviluppo di un ecosistema nazionale di competenze e tecnologie dedicate alla cybersecurity applicata allo spazio.
L’iniziativa rientra nel Fondo Complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), a testimonianza della convergenza tra politiche industriali e difesa digitale, e si avvale della collaborazione di Deloitte Italia come partner industriale.
Perché la cybersecurity nello spazio è una priorità nazionale
Lo spazio è oggi un dominio strategico non solo per la ricerca scientifica e l’esplorazione, ma anche per le telecomunicazioni, l’osservazione della Terra, la navigazione satellitare e la difesa.
L’interconnessione di questi sistemi con le reti terrestri li espone a rischi di attacchi informatici. La compromissione, la distruzione o l’alterazione dei dati provenienti da un satellite può avere conseguenze su scala globale, coinvolgendo settori come l’aviazione, le infrastrutture critiche, la finanza e la sicurezza nazionale.
Il nuovo C-SOC nasce per rispondere a queste minacce, rafforzando le capacità italiane di cyber difesa spaziale e tutelando la sovranità tecnologica del Paese.
Un tassello fondamentale anche per la strategia spaziale europea
L’ASI partecipa già al programma europeo C-SOC dell’ESA, ma la creazione di un centro nazionale rappresenta un significativo passo avanti. Il progetto si inserisce nelle strategie nazionali per la resilienza digitale, in linea con le priorità europee per la cybersicurezza delle infrastrutture critiche.
Il C-SOC sarà inoltre un motore per lo sviluppo di competenze professionali nel campo della space cybersecurity, contribuendo a costruire un sistema-Paese in grado di competere a livello internazionale in un settore di crescente importanza.