Difesa, Tajani: “L’Italia ha raggiunto il 2% del PIL di spesa. Siamo pronti ad investire di più anche sulla cybersicurezza”

“Siamo pronti a investire di più anche in infrastrutture sociali, cybersicurezza, protezione dal terrorismo e dagli attacchi informatici”, ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del vertice informale NATO ad Antalya, in Turchia.

“L’Italia ha raggiunto ufficialmente l’obiettivo del 2% del PIL destinato alla spesa in difesa e sicurezza”. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del vertice informale NATO ad Antalya, in Turchia, sottolineando che il documento che certifica il traguardo è già stato trasmesso al segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Mark Rutte. La premier Giorgia Meloni renderà ufficiale il risultato durante il prossimo vertice dell’Aja, in programma dal 24 al 26 giugno.

“La sicurezza non è solo armi: è la protezione di ogni cittadino italiano ed europeo”, ha dichiarato Tajani, rilanciando il concetto di sicurezza come ecosistema complesso, che comprende anche la cybersicurezza, la protezione dalle minacce ibride e la resilienza delle infrastrutture digitali.

“Siamo pronti a investire di più anche in infrastrutture sociali, cybersicurezza, protezione dal terrorismo e dagli attacchi informatici”, ha aggiunto il ministro, ponendo le basi per una ridefinizione della strategia nazionale in chiave europea.

Cybersicurezza al centro del pilastro europeo della difesa

Le dichiarazioni di Tajani si inseriscono in un contesto geopolitico dove la cybersicurezza è diventata elemento cardine della stabilità strategica, e non più un settore di nicchia. Il ministro ha infatti ribadito l’esigenza di rafforzare il pilastro europeo della NATO, con l’obiettivo di costruire una vera difesa comune europea, in cui la protezione del cyberspazio giochi un ruolo centrale.

“Credo nell’Europa. Credo nella difesa europea e nell’industria aerospaziale italiana”, ha affermato Tajani, richiamando il ruolo chiave del nostro Paese nello sviluppo tecnologico in ambito sicurezza.

Un messaggio politico chiaro agli alleati NATO e agli USA

Con questo annuncio, l’Italia si allinea agli impegni assunti in sede NATO e invia un messaggio forte agli alleati transatlantici. Dopo anni di discussioni, il raggiungimento del 2% non è solo un fatto contabile, ma anche una dichiarazione di volontà politica: quella di contribuire in modo più incisivo alla sicurezza collettiva, anche sul fronte digitale.

Il prossimo vertice dell’Aja sarà dunque non solo l’occasione per formalizzare l’impegno economico, ma anche per definire un’agenda europea di sicurezza più integrata, che veda nella cybersicurezza non un capitolo secondario, ma un asse portante della strategia di difesa.

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