Dopo giorni di disservizi, l’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Palermo ha confermato di aver subito un attacco cyber. Mentre proseguono le indagini, si sta cercando di capire quali siano i livelli delle strutture compromesse.
Attacco cyber all’ASP Palermo
Dai disservizi giornalieri alla conferma che l’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Palermo ha subito un attacco cyber in data 18 giugno 2025. Secondo la stessa Azienda, “l’attacco informatico ha interessato circa 45 postazioni di lavoro aziendali“.
Manca ancora la certezza di quali altre strutture aziendali collegate alle postazioni di lavoro siano eventualmente state compromesse. La stessa identificazione puntuale dei soggetti coinvolti non è ancora definita. L’episodio ha riportato al centro, nel ‘Sistema Paese’ Italia, il tema delle vulnerabilità della sanità.
Soltanto un comparto sanitario sufficientemente sicuro dal punto di vista informatico potrà infatti erogare un’assistenza pienamente digitalizzata. Un binomio inscindibile, anche alla luce degli attacchi cibernetici sempre più mirati e della progressiva dipendenza dai dispositivi interconnessi.
Dati e risposte
Nel comunicato dell’ASP, c’è stata l’indicazione di quali dati siano potenzialmente stati oggetto di compromissione. Vale a dire:
- Dati Anagrafici e Identificativi.
- Dati di contatto.
- Dati relativi a pratiche amministrative.
- Altri Dati in fase di individuazione.
Nel frattempo, ci sono state anche una serie di misure, volte a contrastare l’illecito e ad evitare danni superiori. Ossia:
- Immediato isolamento delle postazioni compromesse.
- Attivazione delle procedure interne di sicurezza e analisi forense.
- Notifica dell’incidente al Garante per la Protezione dei Dati Personali, come previsto dall’Articolo 33 del GDPR.
- Collaborazione con le Autorità competenti per le indagini in corso.
Raccomandazioni
Sempre da comunicazione istituzionale, sono state date alcune raccomandazioni. Questo, nei confronti degli utenti, mettendoli in guardia rispetto alle possibili azioni quotidiane. Da qui i consigli di:
- Non rispondere a messaggi sospetti.
- Verificare attentamente l’indirizzo e-mail del mittente e l’oggetto del messaggio.
- Si consiglia, inoltre, di monitorare attentamente i propri profili e di segnalare eventuali attività sospette.
- Prestare particolare attenzione a comunicazioni inattese che richiedono informazioni personali.
L’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo si è scusata per l’accaduto, assicurando la massima trasparenza e confermando di aver assunto “tutte le misure necessarie per la tutela dei dati personali“.