Attacchi DDoS in Italia, preparazione e risposta agli attacchi secondo l’ACN. Il report

Il documento sottolinea la crescente minaccia degli attacchi DDoS e la necessità di adottare strategie di prevenzione, rilevamento e reazione per garantire la resilienza digitale delle infrastrutture italiane.

Il Servizio Operazioni e Gestione delle Crisi Cyber dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) ha pubblicato un rapporto dedicato alla minaccia Denial of Service (DoS) e Distributed Denial of Service (DDoS), analizzando le tecniche di attacco più diffuse e fornendo indicazioni mirate per la mitigazione del rischio.

Questa pubblicazione prosegue l’attività di analisi e comunicazione già avviata dal Servizio Operazioni, consolidando le raccomandazioni di protezione condivise con i soggetti nazionali più esposti a questo tipo di attacchi. Le informazioni contenute nel documento rientrano nel lavoro di monitoraggio e risposta gestito dal CSIRT Italia all’interno dell’ACN.

Gli attacchi DoS mirano a compromettere la disponibilità di un sistema o servizio esaurendone le risorse di rete, elaborazione o memoria. La loro evoluzione, il DDoS, sfrutta una rete distribuita di dispositivi compromessi per eseguire attacchi su larga scala, rendendo più complessa l’attività di contrasto. Per praticità, nel rapporto il termine DDoS è utilizzato in senso generale per riferirsi anche agli attacchi DoS.

Attacchi DDoS in Italia: cosa dice il report ACN

1. Introduzione e Contesto

Il report analizza la minaccia Denial of Service (DoS) e Distributed Denial of Service (DDoS), che compromettono la disponibilità dei servizi digitali esaurendo le risorse di rete e di elaborazione. Gli attacchi DDoS sono particolarmente insidiosi perché provengono da più fonti distribuite, rendendo la mitigazione più complessa.

2. Scenario Attuale degli Attacchi DDoS in Italia

  • Obiettivi principali: infrastrutture critiche, enti governativi, istituzioni finanziarie, provider di telecomunicazioni e servizi digitali essenziali (SPID, PEC, pagamenti online).
  • Tipologie di attacco più comuni:
    • Volumetrici: saturazione della banda di rete con traffico massivo (es. UDP Flood, DNS Amplification).
    • Esaurimento di stato: sovraccarico di firewall e bilanciatori (es. SYN Flood).
    • Applicativi: blocco di servizi specifici (es. Slowloris, Slow POST).
    • Malformazione di pacchetti: sfruttamento di vulnerabilità software (es. Ping of Death).
  • Motivazioni degli attaccanti:
    • Economiche (estorsione, sabotaggio della concorrenza).
    • Ideologiche (hacktivismo, guerra informatica).
    • Personali (vendetta, dimostrazione di abilità).

3. Impatti degli Attacchi DDoS

  • Interruzione di servizi essenziali: blackout di piattaforme critiche con danni alla continuità operativa.
  • Perdite economiche: blocco di transazioni online, richieste di risarcimento, perdita di clienti.
  • Danni reputazionali: calo di fiducia da parte di utenti e investitori.
  • Riduzione della produttività: impossibilità di accedere a strumenti di lavoro digitali.

4. Strategie di Mitigazione

Per contrastare gli attacchi, il report suggerisce un approccio multi-livello:

  • Tecnologie di difesa:
    • Soluzioni Anti-DDoS basate su cloud, on-premise o ibride.
    • Dispositivi di rete con protezioni integrate (firewall, IDS/IPS).
    • Content Delivery Network (CDN) per distribuire il traffico.
  • Processi organizzativi:
    • Piani di risposta agli incidenti e simulazioni di attacco.
    • Formazione del personale per il riconoscimento precoce delle minacce.
    • Selezione di ISP e partner con capacità di mitigazione DDoS.
  • Contromisure specifiche per ogni tipo di attacco:
    • Attacchi volumetrici: blocco del traffico malevolo con sistemi di filtering avanzati.
    • Esaurimento di stato: ottimizzazione delle risorse di rete con SYN Cookies e Rate Limiting.
    • Attacchi applicativi: CAPTCHA, analisi comportamentale, gestione dei bot.
    • Pacchetti malevoli: aggiornamenti di sicurezza e patching continuo.

Il documento sottolinea la crescente minaccia degli attacchi DDoS e la necessità di adottare strategie di prevenzione, rilevamento e reazione per garantire la resilienza digitale delle infrastrutture italiane.

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