ASI, Rapporto 2024: in Italia economia spaziale sempre più centrale. Le anticipazioni

In Italia lo spazio desta sempre più interesse, così come l’economia di settore, secondo le anticipazioni del Rapporto annuale 2024 dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). In questo senso, le ripartizioni delle competenze nella nuova Legge 89/2025 saranno un valore aggiunto tangibile.

ASI sempre più al centro

Le anticipazioni del Rapporto annuale 2024 dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) hanno sottolineato come per l’Italia la dimensione dello spazio e dell’economia spaziale siano in costante crescita. Si evidenziano il valore degli investimenti in digitalizzazione e tutte le iniziative di rafforzamento in cybersicurezza.

Un potenziale e ulteriore contributo arriverà dalla Legge 89/2025 (e dalle revisioni). L’Italia in questo senso è stato il primo Paese europeo ad adottare una legge quadro sull’economia dello Spazio.

SUW 2025

Il fulcro della normativa è nella creazione di un sistema di autorizzazione, vigilanza e sanzione per le attività spaziali il cui affidamento è in capo all’ASI. Agenzia, che agisce in qualità di autorità tecnica nazionale.

Salamone (ASI): “L’Italia razionalizza la spesa spaziale e contribuisce sempre più verso l’Ase”

Sui suoi profili sociali, inoltre, il Direttore Generale dell’ASI, Luca Salamone, ha offerto ulteriori approfondimenti e commenti in materia. Per esempio, riguardo alla sostenibilità economica, nel Report si è dedicata una particolare attenzione alla struttura del bilancio. Da qui: “Il bilancio è stato rimodulato per garantire sostenibilità nel tempo”.

L’altro aspetto su cui Salamone si è soffermato è che “la razionalizzazione della spesa ha permesso un utilizzo più efficiente delle risorse”. Il tutto, ha poi precisato il Direttore Generale, mentre “l’Italia ha confermato un notevole aumento nella spesa spaziale“.

In cifre, “un +15,6% nel 2024, arrivando a 1,64 miliardi di euro di fondi pubblici, con un contributo sempre più sinergico verso l’Agenzia Spaziale Europea”. A riprova della maggiore sostenibilità finanziaria dell’ASI, “si è rimodulato il bilancio per garantire sostenibilità nel tempo”. E ancora, “la razionalizzazione della spesa ha permesso un utilizzo più efficiente delle risorse”.

Economia spaziale e assunzioni

Sempre guardando alle anticipazioni, oggetto di comunicazione all’Agenzia di stampa AGEEI/Aerospazionews, si è fatto un quadro anche rispetto alle assunzioni. In primo luogo, “nel 2024 l’ASI ha proceduto con 39 nuovi reclutamenti, portando l’organico complessivo a 451 persone con contratto a tempo indeterminato“.

Sempre lo scorso anno, “la Direzione ha avviato un ampio processo di rinnovamento e potenziamento delle proprie attività“. Un processo, che è finalizzato “a rendere l’organizzazione più efficiente, moderna e aderente alle nuove sfide amministrative e operative”.

Uno dei principali interventi ha riguardato la definizione della nuova macro-organizzazione dell’Agenzia, con l’obiettivo di razionalizzare le strutture esistenti. Contestualmente, si punterà a migliorare l’efficienza complessiva dei processi.

Questione di ‘razionalizzazione’

Si legge ancora nel documento, sempre secondo quanto ha riportato AGEEI/Aerospazionews: “Questa riorganizzazione ha previsto un’analisi approfondita delle funzioni e delle competenze presenti”.

Il tutto, “con l’eliminazione di duplicazioni, attraverso la soppressione di 49 posizioni organizzative, pari a circa il 30% del totale, la semplificazione dei flussi operativi e la ridefinizione dei ruoli chiave“. E con “lo scopo di garantire maggiore coerenza tra obiettivi e risorse impiegate“.

Il risultato ha portato ad una struttura più snella, coordinata e “capace di rispondere con maggiore tempestività alle esigenze istituzionali e operative”.

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