La società statunitense-tedesca Auterion ha siglato un accordo con il Pentagono per la consegna di 33.000 ‘kit d’attacco’ basati sull’AI che andranno all’Ucraina. Il coinvolgimento occidentale nella seconda fase del conflitto russo-ucraino assume perciò tratti sempre più marcati.
Più droni AI per Kiev
L’Auterion, azienda statunitense-tedesca che si occupa di sistemi militari basati sull’intelligenza artificiale (AI), ha formalizzato un accordo con il Pentagono, in funzione del supporto all’Ucraina. Dunque, Kiev avrà in consegna 33.000 ‘kit d’attacco’ per droni AI. Ciascuno di questi kit è denominato Skynode. L’obiettivo è quello di contrastare l’intensificarsi degli attacchi aerei da parte della Russia.
In effetti, controllo delle linee di comunicazione aeree, fondamentali per proiettare potenza dai cieli, passa ormai sempre di più da dispositivi bellici a controllo remoto. Questi ultimi, in effetti, garantiscono maggiori garanzie ai soldati, evidentemente meno esposti.
Secondo il Financial Times, si tratta di un impegno di scala inedita, dieci volte superiore rispetto alle forniture precedenti, che prevede la distribuzione entro la fine dell’anno di questi sistemi avanzati. Nonostante alcuni proclami dell’Amministrazione USA, il sostegno occidentale a Kiev è sempre più esteso.
Con questo accordo, inoltre, si rafforza l’idea che l’Ucraina sia ormai il fulcro globale per lo sviluppo e la sperimentazione dell’AI applicata alla guerra.
Funzionalità di Skynode
Ciascun sistema Skynode è composto da un mini computer dotato di software Auterion, telecamera e radio. E’ in grado di trasformare un drone manuale in un’arma guidata da AI, resistente al jamming e capace di inseguire obiettivi mobili fino a un chilometro di distanza.
Da parte sua, Lorenz Meier, l’Amministratore delegato di Auterior (che dal 2024 ha cominciato a lavorare in sinergia con Rheinmetall AG) ha sottolineato le prospettive per il futuro prossimo. Nel dettaglio, che si andranno a potenziare quelle capacità che il settore dronistico ucraino non possiede ancora.
L’accento andrà sempre di più su una guerra i cui pilastri saranno il software e l’intelligenza distribuita. A differenza di altre iniziative, questa fornitura non rientra nel cosiddetto “grande piano” tra i presidenti Volodymyr Zelenskyy e Donald Trump. Sarà invece considerata come una pionieristica forma di coproduzione tra USA e Ucraina.
Come potrebbe mutare il conflitto
I droni ucraini, già utilizzati come banco di prova per innovazioni militari, sono diventati fondamentali nel conflitto in atto. Non ultimo rispetto alla stessa Russia, che ha intensificato l’uso di droni Shahed con attacchi su larga scala e strategie a sciame.
Auterion, che dispone anche di uffici a Monaco, prevede nuove collaborazioni con Paesi europei. Secondo lo stesso Meier, questa tecnologia potrebbe rappresentare un salto di generazione verso il coordinamento autonomo tra droni. In ogni caso si manterrà l’intervento umano nella selezione dei bersagli.
















